venerdì 10 gennaio 2014

Curiosità... Il Mazzariol!

Buon anno a tutti i lettori di Wolves e del mio blog! Grazie dei messaggi che mi avete inviato sulla pagina ufficiale e in privato, sono felice di sapere che Wolves vi ha tenuto compagnia durante le festività natalizie :) 
Dato che me lo avete chiesto in tanti, vorrei raccontare oggi alcune curiosità sulla stesura del libro.
Durante i sopralluoghi con il mio staff a Belluno è capitato più volte di sbagliare strada. Un giorno il navigatore è impazzito e siamo finiti a Valmorel di Limana. 
Ci siamo trovati davanti una ex latteria che ospitava una mostra fotografica molto suggestiva che abbiamo deciso di visitare, anche perché sulla facciata dell'edificio erano appesi dei bellissimi bassorilievi di legno, tra i quali era raffigurato anche un lupo! 

Sono entrata e ho chiesto se qualcuno poteva consigliarmi del materiale che parlasse delle leggende del posto; il responsabile, gentilissimo, mi ha regalato un libro: "Fiabe e leggende del Piave" di Laura Simeoni. Sfogliandolo, sono stata attratta dal racconto di un folletto dal nome curioso, il Mazzariol!
Presi poi tutti da una sete improvvisa, siamo saliti verso un locale a pochi passi da lì. L'insegna era davvero particolare, ma ancor di più la scultura in legno di un mago all'ingresso: quella era "L'Osteria dei Miracoli", ispirata ovviamente a "I Miracoli di Valmorel" di Dino Buzzati. Ho sentito subito che l'avrei inserita in Wolves! Anche il proprietario, lo chef Stefano Trevisson, era perfetto per un'apparizione nella storia, ovviamente con uno pseudonimo. E' stato proprio lui a parlarmi di una stradina che non sono riuscita a ritrovare né sulla cartina né su internet, costeggiata da sculture di legno realizzate nei tronchi degli alberi. Quel contesto sembrava fatto apposta per il mio Ruben!
Così, con le indicazioni avute, ci siamo avventurati alla ricerca del fantomatico posto.
Quando ormai credevamo di esserci nuovamente persi, ecco che d'un tratto ci siamo trovati davanti agli occhi un folletto scolpito in un albero dalle grandi radici che ho riconosciuto subito: il Mazzariol (o Mazaròl come l'ho sentito pronunciare agli abitanti del luogo)! Sembrava davvero di essere finiti in un bosco fatato. 
Sono sicura che sia stato proprio questo simpatico folletto a farmi sbagliare strada perché lo citassi nel mio romanzo! 
Ecco alcune foto scattate quel giorno :)



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